Tutti i Di Maio.
settembre 11, 2015
«Lo spirito di Beppe, la sua ironia e quella del Movimento – ha spiegato Roberta Lombardi, al lavoro per l’organizzazione della festa grillina – non vengono colti, così da una battuta nascono scenari e retroscena impensabili per tutti noi, Di Maio compreso. Anche a me Beppe ha detto di dare una limatina al naso, ma è una vecchia battuta che amava ripetermi quando ero capogruppo e spesso sotto i riflettori, non sono mica andata dal chirurgo…».
(…)
Su Facebook è così arrivato lo sfogo di Elisa Bulgarelli, senatrice bolognese. «Se avessimo voluto un leader non ci saremmo mossi dal divano al grido di uno vale uno e con il sogno di qualcosa di diverso dal solito leaderismo», manifestando la sua «non soddisfazione del metodo».
(E’ un estratto dell’articolo di Leonardo Ventura pubblicato sul Il Tempo.it, edizione di questa mattina, riguardo all’ipotesi di Luigi Di Maio quale nuovo leader del Movimento Cinque Stelle. Non so decidere se mi ha colpito di più una ex capogruppo parlamentare che fa la simpatica trattando rinoplastiche e scelte politiche come fossero la stessa cosa, oppure una senatrice che si atteggia a dura facendo comprendere di essersi alzata dal divano solo per essere rappresentante di se stessa. Dovrei forse trarne qualche considerazione su ciò che Grillo ha fatto scaturire da questo paese, ma ho paura di scoprire che non c’era nulla da far scaturire, perché era tutto già pronto così: cialtroneria ed individualismo sono stati eretti a baluardo programmatico della società italiana fin da un’epoca precedente la nascita dei CinqueStelle. Come dite? Luigi Di Maio è il più bravo del gruppo? Beh, se questo è il gruppo, mi viene in mente quella mia conoscente che tutti dicevano essere la più bella figa dell’ufficio nel quale lavorava. Emerse che era l’unica donna a lavorarci. State bene. Ghino La Ganga)