Altri magistrati.
ottobre 30, 2015
Sabelli e Carbone, ci siete ancora? Scusate l’ultimo disturbo, quasi dimenticavo. Se vi avanza un po’ di tempo – tra un’intervista sui quotidiani ed un conteggio provvisorio di quante correnti compongono oggi l’Associazione Nazionale Magistrati – rileggetevi quanto accadde tra l’aprile e il maggio del 1974 a Genova, all’epoca del rapimento del Sostituto Procuratore Mario Sossi ad opera delle Brigate Rosse. Fu anche quello un ben singolare scontro tra magistratura a politica. Per favorire la liberazione del Sostituto Procuratore Mario Sossi da parte dei brigatisti rapitori, la Corte d’Assise di Genova decise la scarcerazione di tanti altri terroristi processati per omicidio. Il solo Procuratore Capo Generale, Francesco Coco, si oppose, mentre reparti di Polizia con mezzi blindati circondavano il carcere di Marassi. Finì che i brigatisti rimasero in cercere, e che Mario Sossi venne liberato. Però poi nel 1976 il Procuratore Coco venne assassinato dalle Brigate Rosse, con Renato Curcio prontissimo a rivendicarne l’omicidio da dietro le sbarre . Eh, quanti scontri tra magistratura e politica ha vissuto questo nostro paese. Vero, Sabelli? Vero, Carbone? Sarebbe poi interessante rileggere la vicenda dei brigatisti rapitori, tra i quali primeggiavano Mara Cagol e Alberto Franceschini, capaci pure di andare a sbattere con l’auto contro un albero durante la fuga con l’ostaggio : nelle loro intenzioni, i brigatisti in carcere dovevano essere liberati e spediti in paesi amici perchè di sicura fede marxista come Cuba, Algeria, Corea del Nord. Ebbene: con loro grande sorpresa, questi tre paesi rifiutarono seccamente qualunque accoglienza. Ci sarebbe dunque da chiedersi come una banda di ritardati mentali (perfino Alberto Franceschini è ad un passo dall’ammetterlo: siamo stati un gruppo di coglioni, disse una sera in Tv) sia riuscita a far del terrorismo pericoloso in Italia. Credo resterà sempre un grande mistero: meglio non indagare. Altrimenti rischia di venir fuori un altro grave scontro tra politica e magistratura, con quest’ultima delegittimata. Vero, Sabelli? Vero, Carbone?
State bene.
Ghino La Ganga