Il suo ruolo nella fiction.
febbraio 12, 2016
Angelo Bagnasco è un grande. Ha capito che la Chiesa Cattolica deve ora procedere secondo lo stile di una media ficion televisiva: ossia da un lato un animatore turistico argentino facente da Papa, il quale recita la parte del buono a raffiche di luoghi comuni mentre cerca alleanze (e denari?) perfino sul fronte ortodosso; dall’altro lato i vescovi, che interpretano i gerarchi ottusi, i quali remano contro le troppe aperture chieste dal gregge, ricorrendo a pesanti ingerenze in leggi di stati sovrani. In questo modo il ruolo dell’animatore turistico facente da Papa attira il pubblico e salva la baracca, almeno fino al termine delle puntate: si evita che ci sia un crack finanziario, che la gente si ricordi di come arrivavano i soldi fino a ieri , che i genitori rabbrividiscano nel pensare che han lasciato i pargoli soli con un sacerdote. Insomma: l’unico problema sarà il dover pagare i diritti d’autore al Padre Pizarro di Corrado Guzzanti. Ma in fondo è poca cosa, se la fiction tiene.
State bene.
Ghino La Ganga