Novantasei.
febbraio 23, 2016
E’ autunno novantasei saranno le otto e mezza di sera siete stipati nella tua macchina andate a vedere i James Taylor Quartet a Nonantola al Vox passando per Bologna per raccogliere gli altri alla fine da Piazza Otto Agosto siete ripartiti in tre auto in colonna che sembrate degli hooligan dell’acid jazz si è mai vista una roba più idiota andate avanti come foste dei tifosi con la cassetta di In the hand of the Inevitable in sottofondo il modo migliore di rovinarsi un concerto è sentire i brani in scaletta ad alta fedeltà così poi la delusione sarà inevitabile attraversate Castelfranco Emilia sbagliate strada perché ad orientamento te sei un cane ma gli altri mica scherzano infatti dopo un po’ che vagate vedete un garage annesso ad una stazione di servizio Paolo dice vado a chiedere lì ma non è mai stato sveglissimo scendi anche tu anche se non sei un genio lasciando le quattro frecce e gli altri in macchina Paolo sta già chiedendo al tipo del garage che gli fa dei gran gesti di come prendere la strada da Modena per Ferrara acceleri il passo per avvicinarti e sentire meglio ma è buio non vedi un cazzo soprattutto non vedi che c’è una catena tirata tra due paletti ad altezza coscia cioè della tua coscia che prende in pieno la catena e tu senti un dolore come se te la amputassero la coscia tiri una bestemmia caschi dritto come una pera urlando di tutto scendono tutti dalle macchine lasciando le portiere aperte che così si sente Let’s get toghether dei James Taylor Quartet a manetta il garagista va al bar vicino alla stazione di servizio con Guido tornano con del ghiaccio ti fan tirare giù i calzoni per vedere che hai una striscia livida blu al femore alto dicono in coro ma tanto non è un cazzo ti mettono il ghiaccio legato con una corda al femore ti caricano in macchina al posto passeggero anteriore a braghe calate Guido si mette al volante dice solo adesso andiamo al Vox che siamo già in ritardo e te Ghino il concerto lo vedi così e poche pugnette Marina dal sedile dietro dice però ti do qualcosa per il male tira fuori un’aspirina te la fa prendere con un po’ della sua preziosa acqua in bottiglietta tu ingurgiti la coscia ti fa un male cane ma stai zitto Guido va a manetta gli altri gli dicono di non accelerare altrimenti perdete gli altri che seguono e al telefonino l’han già chiamato per dirgli cazzo vai più piano alla fine arrivate c’è tanta gente ti levano il ghiaccio sul sedile mezzo bagnato ti tiri su i calzoni sembra che ti sei pisciato addosso entri zoppicando ti aiutano poi una volta dentro dicono a uno del locale che hanno un amico invalido deve stare con la gamba stesa ti rimediano una poltroncina ti mettono di lato ma in prima fila con dell’altro ghiaccio chiesto al bar legato alla coscia con un tovagliolo sotto per non infradiciare definitivamente i pantaloni gli altri tutti vicini in quanto amici dell’invalido inizia il concerto non sarebbe neanche male i James Taylor Quartet fanno soprattutto i brani dell’abum nuovo fanno anche Summer Fantasy poi però da un certo momento in avanti lasciano sul palco dei pupazzi vestiti con un brano in playback non sapete dire se è un colpo di genio o una gran presa per il culo però il pubblico ride e gradisce quando uscite ti aiutano a sollevarti ti mettono in macchina Guido sta al volante mentre andate verso Bologna dice comunque abbiamo trovato una bella tecnica per stare davanti ai concerti bisogna solo che al prossimo concerto qualcuno si presti a fare l’invalido che so una gamba ingessata un braccio girato dietro la schiena tu dolorante a gamba con ghiaccio stesa osservi solo io comunque scusate ma ho già dato gli altri contestano arrabbiati nervosi cazzo dici faremo a turno ma prima o poi ti ritocca.
(State bene. Ghino La Ganga)
febbraio 24, 2016 at 8:06 am
A volte ai concerti dal vivo ci scappa il morto.