Poi un giorno ti guardi intorno e vedi tante persone senza arte né parte, eppure convinte di essere sottovalutate a causa di oscure macchinazioni a loro danno. Dunque arrabbiatissime,  pronte a trovar colpevoli al primo angolo della strada. E tuttavia quando una di loro commette un errore, anche grave, eccola subito assolversi ed essere assolta dai di lei congiunti: s’apre l’infinita litania che la vuole  persona brava ed ammodo, povera  vittima d’una sicura congiura di circostanze avverse. Sicché il perdono è come la qualifica di intelligente: non si nega a a nessuno, visto che non lo puoi chiamar ritardato.

State bene.

Ghino La Ganga