C’era una ragazza molto Karina.
aprile 19, 2016
Il numero di Playboy di dicembre 1981 mostrava Karina Huff in copertina e nel paginone centrale. Lei aveva ventun anni, il corpo snello e ben formato con il seno naturale piccolo, i capelli biondi cotonati. Come occhi: due fanali azzurri piantati in faccia al lettore. Ricordo le facce adoranti dei maschi sedicenni miei coetanei quando si passava vicino a un’edicola, nella quale la copertina del mensile era in genere esposta su un lato: quello di minor passaggio, ma di maggiore soddisfazione. Era una splendida bambolina, Karina Huff. Negli anni seguenti girovagò tra film dei Vanzina, comparsate tv in programmi musicali, strambe sit-com sulle reti private: in genere si esibiva in balletti che costituivano la parte migliore della scaletta. Però durò poco, Karina Huff. Ricordo una sua litigata con Maurizio Costanzo, fatto che forse ne inceppò un tantino la carriera. Poi qualche storia d’amore sbagliata. Poi la malattia: una brutta bestia che ne intaccò il corpo e l’espressione, non quei due fanali azzurri sgranati. Peccato sia morta : mi sento più vecchio. Poi leggo che Nicole Minetti si ricicla come dj: vedo le sue foto mentre studia, con aria e labbroni assorti, il sync dei brani. Mi sento sempre più vecchio.
State bene.
Ghino La Ganga
aprile 19, 2016 at 11:43 am
Anche io mi sento vecchio perché quel numero di Playboy l’ho avuto. E, vedendo chi vensse intervistato, ce ne fossero ora di giornali così e Karina era nei miei sogni di diciasettenne.
Grazie per avermelo ricordato.