Settembre non è in primavera.
settembre 29, 2016
A volte, anche un paese da me considerato devastato come l’Italia può riservare piacevoli sorprese. Ad esempio, può accadere che i Servizi Sociali del Comune di Forlì e la locale Questura scoprano, e caccino a calci in culo dalle strutture protette, una brigata di oltre sessanta minorenni albanesi: costoro si erano finti abbandonati in Italia dai genitori ( tra i quali un benestante ristoratore di Tirana) per avere vitto, alloggio e studio a spese pubbliche. A volte, anche un regista da me disprezzato come Roberto Faenza può riservare piacevoli sorprese. Ad esempio, può accadere che egli giri – e lotti per far distribuire – un film di denuncia sul caso di Emanuela Orlandi, dopo essere rimasto assai colpito dal silenzio seguito alla frase di Papa Bergoglio “Emanuela è in cielo, dobbiamo pregare forte per lei“. Insomma: terminata la lettura di queste due notizie ero rimasto piacevolmente sorpreso. Mi pareva perfino che questo mese di settembre non fosse più l’inizio dell’autunno. Poi ho letto la chiosa del Roberto Faenza: si è detto comunque certo che, con Papa Bergoglio alla guida del Vaticano, un caso come quello di Emanuela Orlandi non sarebbe mai accaduto. Beh, mettiamola così: certe sorprese sono come una rondine. E’ tanto bella, ma non basta a far primavera.
State bene.
Ghino La Ganga