“Comunque Babbo Natale non esiste!”
dicembre 31, 2016
Il botto.
dicembre 29, 2016
“Oh.”
“Eh.”
“Senti: tu lo fai il botto?”
“Sì, certo. Lo faccio ad ogni capodanno.”
“Però quest’anno è vietato.”
“Diciamo che era vietato . Ora grazie al Tar si può di nuovo fare. E comunque: io lo facevo lo stesso, e quindi lo faccio lo stesso.”
“Osta. Ma non hai scrupoli morali?”
“Mica lo faccio in strada. Mi chiudo in bagno e lo faccio. Bum! Un gran casino, un gran fumo e mi tolgo il pensiero.”
“Ah. E tua moglie non dice niente?”
“Quale moglie? E’ scappata da anni. Mi è rimasto il cane: però sopporta, poveretto. Sa che il 31 sera mi chiudo in bagno: lui resta in sala, sente il botto e non abbaia. Anzi: neanche piange.”
“Insomma: è rassegnato.”
“Ma sì. Come qualunque militante Cinquestelle. Il mio cane li ha sempre sostenuti, ma sa che il cibo glielo do io. Quindi plaude la Raggi, ma tollera il mio botto.”
“Mica può fare altro.”
“Certo che no. E poi, insomma: un botto solo e via, cosa vogliamo questionare? “
“Ma sì, neanche fosse proibito l’uso delle pistole per le feste.”
“Bravo. Se voleva mostrare coraggio, la Raggi quello doveva proibire. Altro che i botti.”
“Hai ragione. Ora che ci penso, vado a comprare un botto anche io. Così il 31 sera mi chiudo in garage e Bum! Chi si è visto si è visto. Al massimo salterà qualche vetro, verrà giù la bascula.”
“Sì, al massimo. Poca roba. E comunque: chi se ne frega? Buon botto! Ciao.”
“Grazie. Buon botto anche a te! Ciao.”
(State bene. Ghino La Ganga)
Club Tropicana ha chiuso.
dicembre 26, 2016
Partito come meteora annunciata negli Wham! nel 1982, George Michael finì invece per essere, da solista, una delle figure simbolo di quel decennio e pure di quello seguente: si destreggiò alla grande tra un’azzeccata quanto fondamentale canzoncina di natale (triste coincidenza, vista la data del decesso) , mille giravolte sul fianco, capelli cotonati e felpe multicolore, poltrone da piscina, lentacci su storie di corna fatte e tantissime ragazzine adoranti. Sapeva interpretare bene il soul, e, se si fosse specializzato in via esclusiva nel crearlo, sarebbe risultato senz’altro meglio di tanti figuranti ben più celebrati: aveva discreta voce e buona inventiva, i suoi testi erano correttamente pop, seppure talvolta appesantiti da abusi del condizionale (A Different Corner veniva usata come esercizio di coniugazione in un corso di inglese dalle mie parti). Ogni tanto invece sbandava verso un rock improbabile. Non sarebbe stato un dramma, se egli non avesse al contempo sviluppato una cialtroneria caratteriale, che lo portava a cacciarsi in sciocchi guai nelle toilette di quart’ordine, e a non chiarire definitivamente al partner del momento le sue preferenze: pare che la povera Geri Halliwell gli sia stata dietro per anni, costantemente spiazzata dai suoi cambiamenti di rotta sessuale, e che alla fine se ne sia andata – contravvenendo dunque ad una di lui canzone – senza prima svegliarlo. Comunque: dispiace che sia morto, alla fine era un buon diavolo ed alcuni suoi brani sono belli ancora oggi.
State bene.
Ghino La Ganga
Regalino d’antan.
dicembre 24, 2016
“ L’irruzione nel covo di via Fracchia a Genova fu rapida. Probabilmente le forze dell’ordine avevano una copia delle chiavi, recuperate dopo un lungo lavoro di infiltrazione e pedinamento. Quattro terroristi morti, un sottufficiale dei Carabinieri ferito. I dubbi sulla necessità di uccidere? Beh, ci furono, certo. Ma non si videro grandi alzate di scudi. Semmai tutti chiedevano: come sta il Carabiniere ferito? Insomma, era chiaro: la gente aveva le palle piene dei terroristi. Quasi due anni dopo ci fu l’irruzione in via Pindemonte, a Padova. Quella per liberare Dozier. Nessun morto. Però molte botte ai terroristi. Parecchie torture. I poliziotti furono processati. E pensare che dopo l’irruzione, la gente fuori dalla Questura aveva fatto la ola per festeggiare i Nocs. Solidarietà con i terroristi? Boh, forse qualche giornalista. Poca roba. La gente, ripeto: ne aveva le palle piene. Per dire: pochi giorni prima della liberazione di Dozier, vicino a Siena c’era stata la famosa sparatoria dell’autobus. Due carabinieri morti, un terrorista steso. Gli altri terroristi erano scappati nei boschi vicini a Monteroni d’ Arbia. Caccia all’uomo fino a notte inoltrata. I Carabinieri avevano chiesto le luci fotoelettriche: ma prima che le portassero, sapete chi illuminò il bosco e fece trovare i terroristi nascosti? Alcuni contadini della zona. Misero in moto i trattori e li piazzarono in modo da illuminare con i fari proprio tutto, bosco e radura. Con i fari grandi per le arature notturne, quelli che si mettono sui trespoli. Nessuno gli aveva chiesto nulla, lo fecero spontaneamente. Ne avevano le palle piene: dei terroristi, intendo. La solidarietà per la loro lotta di classe? Mah, forse esisteva nella testa di qualche imbecille.”
( In sottofondo suggerisco: Love De Luxe, Here Comes That Sound Again. State bene e Buon Natale. Ghino La Ganga)
Centomila gavette di merda.
dicembre 20, 2016
Se chi è rimasto in Italia afferma di non rimpiangere chi è partito, è probabile che fosse a sua volta considerato da chi è partito minus quam merdam (*). La vera sorpresa è che non lo abbia ancora capito: eppure, rassettò per anni gli scaffali di qualche coop.
State bene.
Ghino La Ganga
(*) Il copyright sulla comparazione è di Gianni Brera.
“Sono fiera di essere dalla parte giusta” (cit.)
dicembre 17, 2016
Retroprofezia.
dicembre 13, 2016
Si assisterà ad una riedizione di quel che accadeva tanti anni fa. Il PD si comporterà come la vecchia DC e resterà al governo per tanto tempo nonostante gli insuccessi assortiti, in una giravolta delle stesse quattro facce da sostituire ogni qualche anno, puntellandosi di volta in volta con alcuni partitini minori, composti più da generali imbolsiti che da truppa. Il titolo di studio dei ministri calerà, di pari passo con la sempre più frequente dipartita per l’estero di chi si troverà in possesso di una laurea minimamente solida: riappariranno così dei ministri autodidatti, che si credevano spariti con la prima repubblica e che invece torneranno a farci compagnia, cari e bizzarri quanto i lunari contadini della nonna. Dal canto suo, il Movimento Cinquestelle finirà come il vecchio PCI: in nome di una presunta diversità prenderà dei gran voti che terrà immobilizzati all’opposizione in parlamento, ma governerà in molti enti locali o regionali dai quali – tuttavia – non riuscirà a trasferire altrove i pur buoni risultati ottenuti. In seguito si farà sedurre da smanie consociative che lo spolperanno da dentro, con il sorgere di una miriade di capetti locali e deputati presunti intellettuali; costoro faranno credere agli iscritti di essere intelligenti perché li votano, pur sapendo perfettamente che questi ultimi non hanno altra formazione culturale di una versione aggiornata e sostitutiva della tv del passato, ossia le fregnacce sui social. Che tristezza. E pensare che ho un’età nella quale dicono si apprezzino i revival.
State bene.
Ghino La Ganga
Same as it ever was.
dicembre 13, 2016
(Mi era venuta voglia di mettere su qualche vecchio post cambiando due parole, poi ho pensato che era banale. State bene. Ghino La Ganga)
E c’è già un ministro.
dicembre 11, 2016
“Sono agitato, irrequieto, distratto, indisciplinato, a volte sono allegro, a volte faccio finta di esserlo, perché non so come si fa a mostrarsi triste senza fare intristire gli altri, e non mi piace l’idea di intristire gli altri. L’età non ha placato questa roba. L’idea che ho del mondo non resiste più di qualche minuto, spesso nemmeno il tempo di una canzone: per questo le scrivo, per fissare qualcosa che non si può fissare. “
(Estratto di un commento di Lorenzo Jovanotti alle poesie di Pierluigi Cappello, apparso ieri, 10 dicembre 2016, a pag. III dell’inserto libri del quotidiano La Stampa. Caro Gentiloni, complimenti per la tua nomina, dovuta senz’altro più a risultati eclatanti come il recupero di Greta e Vanessa che ad altro. Ora però non puoi esimerti: il Jovanotti Lorenzo è già pronto per fare il Ministro di questa Repubblica. E per farlo a lungo, tra l’altro. Suvvia, Gentiloni. Nominalo Ministro. E’ tempo di riconoscere quel che siamo, senza ipocrisie. Affidiamo un ministero a Jovanotti, affinché egli rimanga in carica anche dopo questo Governo, anche dopo il tuo Governo. Tanto, l’idea che ha del mondo non resiste più di qualche minuto. Eh. State bene. Ghino La Ganga)
“C’è un’ipotesi Gentiloni.”
dicembre 10, 2016
Sentite, la butto lì: e dare subito l’incarico a Rovazzi?
State bene.
Ghino La Ganga