C’è un Cheope in fila indiana.
aprile 3, 2017
Quando ho letto che Mogol, Franco Mussida, Mario Lavezzi, Cheope ( come, chi è Cheope ? E’ il figlio di Mogol! Che altro nome poteva avere? Ignoranti che non siete altro!) hanno scritto una petizione per rilanciare il Festival di Sanremo dando più spazio ai giovani ed alle canzoni di qualità (sic) , ho cominciato a ridere. Poi ho letto che la petizione è stata firmata da Maurizio Costanzo, Gigi D’Alessio, Loredana Bertè, Ornella Vanoni, Gianni Bella, Roby Facchinetti: beh, a quel punto mi stavo proprio sganasciando. Indi ho appreso che, tra le varie iniziative della congrega, c’è quella di mettere in palio una borsa di studio (ri-sic), per consentire ad un giovane cantante di partecipare alla scuola Toscolano di Mogol: e lì, lo ammetto, ho rischiato l’asfissia; asfissia che stava per diventare coma, quando ho saputo che i firmatari vogliono proporre il tutto a qualche rete televisiva privata, anche satellitare. Stavo per morire dalle risate, cianotico, quando ho imparato che la petizione verrà inoltrata pure a Campo Dall’Orto, meglio noto come Campo invaso Dall’Orto. Ed allora mi sono ripreso di colpo, tremando. Perché quello, ridotto come è ridotto, la petizione è pure capace di prenderla sul serio.
State bene.
Ghino La Ganga
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aprile 4, 2017 at 2:21 PM
Come distruggere sul nascere una iniziativa che risollevi dall’oblio questa nazione. Vergogna. ( E dopo la romanzina continuare a ridere di più senza tremare)
aprile 12, 2017 at 8:45 am
Ma Lei, Sig. Anskijeghino, ha interessi e competenze davvero enciclopediche! Il pur esimio Prof. Ernesto Bignami, al suo cospetto, altro non avrebbe potuto che farle che una gran pippa,
aprile 12, 2017 at 8:46 am
Mi scusi il “che” di troppo.
aprile 12, 2017 at 2:34 PM
@Niente Rimarrà Impunito:
Ah, ma davvero?
Curioso, stavo giusto pensando che invece siamo già in tanti a non volerne fare a Lei.
Stia bene.
Ghino La Ganga
aprile 12, 2017 at 4:53 PM
A me?? E cosa c’entrano il sottoscritto e quanti (anche se l’indegno sottoscritto lo consentirebbe solo a quantE) si potrebbero rendere (non si sa bene in risposta a quale bando) disponibili a fare una pippa al sottoscritto? Ma soprattutto, quand’anche c’entri qualcosa col complimento che le avevo rivolto, cosa diavolo vuole significare la sua – palesemente irriflettuta – replica?
La mia, in effetti, voleva essere solo un’immagine retorica, una metafora per magnificasse la molteplicità dei suoi interessi. Suvvìa, usi un po’ di sorriso, o almeno un po’ meno aceto (ch’è l’unico sapore o senso che sia riuscito a cogliere nelle sue oscure parole)..