Di nessun culto.
marzo 30, 2018
La noia di Barbara Balzerani a mio avviso è invidia. Non per le vittime del terrorismo, sebbene rimproveri ad esse la popolarità che ottengono negli anniversari. Credo che la signora invidi chi è diventato un vero mito. Come ad esempio la Banda della Magliana, celebrata attraverso film e serie tv quale pietra miliare della stagione del riflusso . Come la Mala del Brenta, con Felice Maniero caratterizzato come un Arsenio Lupin a spasso nel Veneto tra gli anni ottanta e gli anni novanta. Il mito dei fighi, insomma: ladri, assassini, spacciatori che però se la godevano, a colpi di macchinoni sportivi e di mignottoni post-industriali. Il mito di tanti spettatori che, tra web e tv, approvano evidentemente l’azione criminale solo se rivolta al proprio benessere ed all’affermazione di sé. In una progressione ormai irreversibile, tutti assistono poi entusiasti alla serie tv Gomorra, nella quale si abbandona definitivamente la dimensione storica per entrare nel celebrato New Italian Epic, ossia un racconto ove i riferimenti alla realtà dei fatti sono solo pretesti scenografici ( e dunque sono sempre più obliqui, come dicono i critici esperti). A pensarci bene, ecco cosa è mancato ai componenti delle Brigate Rosse: volevano essere internazionali e guidare il popolo, hanno finito per essere provinciali ed antipatici a tutti, una banda di sfigati che si incartava nella stesura di un comunicato. I loro veri desideri erano quelli di quei piccolo borghesi che tanto criticavano: Morucci impazziva per gli orologi più comuni, la Braghetti per i motorini rubati. Nessuna aspirazione al vero lusso estremo, nessun eccesso consumistico: guardando le bande criminali loro contemporanee, vien da concludere che i brigatisti erano fuori dal tempo e dallo spazio già allora. Prova ne sia che nessuno li recupera in una serie tv o web, nessuno li considera fighi. Qualche mese fa ho conosciuto dei ventenni che organizzano feste a tema: mi dicevano che quella ispirata a Romanzo Criminale-La serie ha sempre un grande successo. Specie tra le ragazze. Che hanno negli occhi l’intrigante Donatella alias Fabiola Moretti e la sexy Patrizia alias Sabrina Minardi. Non l’ormai settantenne Barbara Balzerani che prova a fare la se stessa di quarant’anni fa. Beh: in fondo, c’è da capirle.
State bene.
Ghino La Ganga
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“Obliqui”