Non so se esista una morte più assurda di quella incontrata per assistere al concerto di un rapper  che non c’era (ma che alla notizia della sciagura si è subito fatto un tatuaggio commemorativo), mentre un pidocchio umano saturava l’ambiente di spray al peperoncino. Poi su La Stampa leggo che Jovanotti annuncia il suo tour estivo, raccontando che,  quand’era bambino, il Parroco di Cortona gli disse che alcuni oggetti esposti in parrocchia erano degli astronauti dell’Apollo 11, quelli sbarcati sulla luna. Il Jovanotti  ci credette senza se e senza ma, e da allora ‘sta roba  lo gasa al massimo: tanto che anche il suo tour estivo è basato su quell’esperienza lì, ossia la falsa luna che lui conobbe in Parrocchia. Ed allora: scusate tanto se m’incazzo, ma io credo che, se siamo messi come siamo messi, è anche perché il contesto culturale è questo qui. Condoglianze alle famiglie delle vittime. Comprese quelle fatte da Jovanotti, ovviamente.

State bene.

Ghino La Ganga