Matti parade.

luglio 26, 2010

  

Ci sono volte nelle quali non arrivo a capire. E’ un mio limite. Lo so, lo riconosco : sono limitato. Parecchio limitato. Ad esempio, non arrivo a capire perchè l’amica della povera ragazza bresciana morta a Duisburg avesse bisogno di tenere una conferenza stampa. Né perchè,come riferito da Sky tg24 oggi, continuino a telefonare al numero verde della Farnesina persone che chiedono notizie di congiunti : pur sapendo che quei congiunti sono in vacanza non in Germania, né in altri paesi Europei, bensì in Italia. Oppure, chiedendo notizie di persone, che non sanno nemmeno se siano in vacanza in Germania : ma che non sentono da un po’ di anni; hai visto mai che fossero finite lì, nel tunnel.

State bene.

Ghino La Ganga

Tormentoni.

luglio 26, 2010

Per evitare di prendersela con le due povere ragazze di Ostia che,davanti a un tipo che chiede come si sopporta il caldo a quaranta gradi, cosa volete mai che dicano,se non che,me stai a ripija? ce se fa ‘na doccetta,’n’calippo e ‘na bira,segnalo invece un vecchio video di tanti anni fa nel quale  Giucas Casella pretendeva di ipnotizzare Canelle in modo da farla spogliare durante una Domenica In, fermato da Mara Venier non tanto perchè erano in diretta nazionale, ma perchè c’era presente Don Mazzi. Un capolavoro assoluto,di non eccelso successo,ahimè: forse perchè non era luglio.

Metteri pure il link,sapessi fare.Ma non so fare.

State bene.

Ghino La Ganga

Senilità euripidea.

luglio 24, 2010

 

Non vorrò mai arrivare a novant’anni dopo aver fatto la vita che ha fatto don Verzè,conciato come don Verzè,dando gli spettacoli che dà don Verzè,facendo i discorsi che fa don Verzè. Per nessun motivo al mondo. Preferirò sempre crepare come Penteo, che ridurmi come Cadmo.

State bene.

Ghino La Ganga

Perfino.

luglio 23, 2010

 

Che poi quando ho visto le foto, con lei vestita da carampana che sembra sua mamma già adesso che non arriva a venticinque anni, don Verzè con il cappellino da guida scema di un sito archeologico sottovalutato che vuole  aprirne un altro per tentar miglior fortuna, il prof. Mordacci con la barbetta di chi non ha fatto il sessantotto, ma insomma avrebbe anche voluto, salvo trattare un compenso, le altre laureande che parevano uscite da Un posto al sole, ma  contente proprio per questo ; eppoi mi son dovuto leggere la polemica della De Monticelli sul nulla; indi ho dovuto apprendere che la tesi della Barbarina era su Amartya Sen, cioè su di uno che ha vinto il nobel per l’economia sostenendo la tesi secondo la quale, se anche fai una vita di merda, basta vivere ogni tanto un’esperienza positiva che tac, ti si alza la qualità di tutto il tuo vissuto; quindi,tanto per dire, se dalle risaie Indiane in cui ti stai macerando da sei giorni ti portano all’Hilton di Bangalore la domenica e ti fan pernottare lì, con tanto di colazione a buffet gratuita, paf, ecco che hai risolto la settimana, che acquisisce subito lo status di splendida, a prescindere; ecco, dicevo, è stato quando ho visto e notato tutto ciò,che ho pensato che il Silvio, in seconda fila, risultava perfino dignitoso.

State bene.

Ghino La Ganga

Rievocazioni estive.

luglio 22, 2010

 

 “Ouh.”

 “Uh.”

 “Ierisera son stato a Gradara alla rievocazione medievale dell’assedio della fortezza.”

 “Bello?”

 “Carino. Cento figuranti in costume, lance,balestre,archi,spade, combattimenti con spade, sfilate in costume, trampolieri,bancarelle di merci dell’epoca….”

 “I soliti saponi fatti a mano a Fano e le solite catenine svalutate di Valenza,insomma…..”

 “Più o meno.Però c’erano un sacco di fighe in giro,e alla fine han fatto i fuochi d’artificio.”

 “Ah.Io invece giorni fa son stato a Brisighella alla rievocazione delle serate medievali.”

 “Bello?”

 “Carino. Duecento figuranti in costume, lance,balestre,archi,spade, combattimenti con spade, sfilate in costume, trampolieri,bancarelle di merci dell’epoca….”

 “I soliti saponi fatti a mano Fano e le solite catenine svalutate di Valenza,insomma…..”

 “Più o meno.Però c’erano un sacco di fighe in giro,e alla fine han fatto i fuochi d’artificio.”

 “Beh.Io, invece, a Maggio sono andato ad Assisi, alla rievocazione del  Calendimaggio….”

 “Bello?”

 “Carino. Treceento figuranti in costume, lance,balestre,archi,spade, combattimenti con spade, sfilate in costume, trampolieri,bancarelle di merci dell’epoca….”

 “I soliti saponi fatti a mano Fano e le solite catenine svalutate di Valenza,insomma…..”

 “Più o meno.Però c’erano un sacco di fighe in giro,e alla fine han fatto i fuochi d’artificio.”

 “Eh.Vedi. Oh,ad agosto andiamo alla rievocazione del  Palio del Daino a Mondaino?”

 “Sì. Tanto è bello,no?”

 “Dài, è carino. Quattrocento figuranti in costume, lance,balestre,archi,spade, combattimenti con spade, sfilate in costume, trampolieri,bancarelle di merci dell’epoca….”

 “I soliti saponi fatti a mano Fano e le solite catenine svalutate di Valenza,insomma…..”

 “Più o meno.Però ci sono sempre un sacco di fighe in giro,e alla fine fanno i fuochi d’artificio.”

 “Senti….. però ai primi di agosto c’è anche il Riminisex…… che è una rievocazione anche quello,perchè il primo è stato a marzo…..”

 “Osta…..è bello?”

 “Dì…è carino……niente figuranti in costume, niente lance,niente balestre, niente archi, niente spade, niente combattimenti con spade, niente sfilate in costume, niente trampolieri,niente bancarelle di merci dell’epoca…niente di niente…neanche i saponi fatti a mano Fano nè le solite catenine svalutate di Valenza,insomma….non fanno neanche i fuochi d’artificio,alla fine….”

 “….però un sacco di fighe…..non proprio tutte,ma molte di quelle che ci sono….”

 “Ecco.In più, non hanno tanti costumi o palandrane medievali addosso….”

 “Ah…quello è sicuro. Dì,bisogna pensarci…..ci sentiamo…. vediamo cosa rievocare…”

 “Certo. Ciao.”

 “Ciao.”

 (State bene. Ghino La Ganga)

Dedicato a ogni Noretta.

luglio 21, 2010

 

Deve essere dura quando ti rapiscono il marito e ammazzano la sua scorta , vedersi parare innanzi il ministro degli interni che ti dice che una certa via a Roma non c’è,ed invece c’è, tanto che poi ci trovano anche una doccia aperta dentro a un civico, mentre tuo marito lo trovano solo cadavere mitragliato dentro a una renault rossa. Deve essere dura apprendere che tuo fratello si è liquefatto alla banca dell’agricoltura il giorno di sant’ambrogio, e assistere ai processi facendosi due volte al mese milano-catanzaro. Deve essere dura apprendere che tuo zio è morto nel vagone dell’Italicus ,e che per recuperare il vagone ci han messo del tempo: tanto tempo anche per il processo, rimasto senza colpevoli. Deve essere dura quando ti dicono che degli ottantuno andati in mare con il dc9 il corpo di tua cognata non si trova, sa il cazzo dove è finito, che non era nemmeno nella parte mancante della fusoliera, quella vicino al cesso. Deve essere dura quando sei la moglie del sindaco di Grosseto, e ti dicono che tuo marito è morto investito in una via isolata e non si sa come era finito lì, che proprio il giorno prima aveva saputo due/tre cosine su quel dc9 del cazzo, quello di cui han sentito la scatole nera e hanno udito che l’ultima parola che ha pronunciato il pilota è stata GUAR…. . Deve essere dura quando ti dicono che la stagione del terrore è finita, e a natale 1984 ti dicono che s’eran sbagliati, tua figlia si è stampata su una volta della galleria di San Benedetto Val di Sambro per via di una bomba, come quella volta la’ dell’Italicus, e senti gli imputati sparar cazzate al processo, io non sapevo granchè. Deve essere dura essere in piazzale della Loggia a Brescia e sentire che ti parte un braccio, che va a finire contro il bidone dell’immondizia a venti metri, e non perdi i sensi subito, sicchè vedi tutto il tragitto dell’arto mentre il tuo sangue va in faccia ai vicini. Deve essere dura anche sopravvivere, e magari senza postumi fisici apparenti, come mi spiegò una ragazza di Modena tanti anni fa,che ci scherzava perfino su, a Modena mi dicono che sono l’unica a prova di bomba: all’inzio, quello spintone che l’aveva fatta volare verso l’albergo, mentre dava le spalle alla stazione di Bologna il due agosto ottanta, pensava gliel’avesse dato un maleducato che aveva fretta, perchè la botta tremenda era arrivata dopo; non capiva neanche lei come, prima era arrivato lo spostamento d’aria micidiale, i cocci e le pietre che le avevano solcato la testa e la schiena da dietro, come tanti aratri sanguinanti; ma il rumore, quello, lei l’aveva solo appena sentito, aveva sentito il principio della botta, poi era rimasta sorda da quel momento fino a sera, quando all’ospedale aveva cominciato a capire che a spingerla non era stato un maleducato,no, proprio no; con il medico che le ripeteva: sente la mia voce, signorina? E’ italiana?

State bene.

Ghino La Ganga

Una Giulietta.

luglio 20, 2010

 Al mare si sta bene,anche se è un po’ caldo anche lì, al baretto dove stai pranzando con qualche amico. Qualche amico che adesso s’è alzato per andare a vedere il frigo espositore dei gelati,che con ‘sto caldo, ci vuole proprio. Tu sei lì che li aspetti,fumi e leggi il giornale, nel tuo posto a fine tavolo, proprio di fianco a quello piccolo, dove son sedute due ragazze. Che avran vent’anni, carine. Parlano. Ascolti mentre scorri i titoli di cronaca; chi non lo farebbe? Son state a una festa,la sera prima. E dove,sennò? Se ci sono due ragazze a un tavolo, o sono appena state a una festa, o devono andarci tra poche ore. Ma alla festa deve essere successo qualcosa mica tanto bello.

 “Io non lo so mica, come è messo,quello. Ieri sera non c’era,dova cazzo era?”

 “Ma tu non gli avevi detto che andavi lì?”

 “Gliel’ho detto ….gliel’ho detto e scritto. Cinque volte in due giorni. “

 “Ma da quando è che non lo vedi?”

 “Dall’altro ieri……..”

 “Ma cosa t’aveva detto?”

 “Detto,mica tanto…. (risatina)….lui voleva fare,mica parlare ……eh…..”

 “(ridacchiando)…eh,quando si è lì….. ma tu? “

 “Io non gli ho fatto fare niente. Così impara. Gli ho detto: meglio se ci conosciamo meglio……. che ci conosciamo solo da un mese…..io dopodomani vado alla festa di Ciccio,gli ho detto….. ..”

 “E lui?”

 “Ah,ma doveva venirci anche lui,alla festa di Ciccio. Lo conosce bene, a Ciccio. Solo che hai visto. Mica c’era,alla festa…… dove cazzo è andato? Perchè non è venuto?”

 “Ma non ti ha nemmeno messaggiato?”

 “Toh,guarda: questo è l’ultimo sms che mi ha mandato. E’ dell’altro ieri…. quando voleva fare, che io non gli ho fatto fare….. ecco qua : tu sei come la Giulietta sei fatta della stessa materia di cui sono fatti i sogni….”

 “Osta. Bello….e dopo,niente?”

 “E dopo,niente. Io aspettavo…. non è venuto alla festa…. cosa devo fare?”

 Vorresti alzarti. No, non per suggerirle qualcosa. Magari per andare a prendere anche tu un gelatino.Han ragione gli amici, che vedi dentro al bar mentre pagano alla cassa: con ‘sto caldo ci vuole. Se solo riuscissi a trovare le tue palle. Devono essere finite lì da qualche parte, sotto il tavolo.

 State bene.

Ghino La Ganga

Una donna,una domanda.

luglio 19, 2010

 

Ierl’altro ho letto un’intervistina a Ermanna Montanari, attrice e co-fondatrice della compagnia ravvennate Teatro delle Albe. L’anno prossimo,la Montanari assumerà la direzione artistica del Festival dei teatri di Santarcangelo (RN).

Mi ha colpito una sua frase.

Spesso, prima di entrare in scena,mi fermo e mi pongo una domanda. Cosa ci fa l’attore, in un teatro? Cosa ci faccio io,qui?”

Cavolo. Poi dicono che una se le cerca. Sapesse le volte che me la son posta io, quella domanda. E mica prima di uno spettacolo qualunque.No. Proprio durante i suoi.

State bene.

Ghino La Ganga

Paragoni.

luglio 16, 2010

Prima di affermare con sicurezza che gli anni ottanta sian stati una totale cagata,suggerisco di farsi un giro nei novanta: anni sui quali, tramite qualche immaginetta qui riprodotta, mi permetto di offrire qualche spunto di riflessione.

Come dite? Ah. Erano gli anni della ricerca della qualità, dell’impegno in tutte le direzioni. Ma certo.

State bene.

Ghino La Ganga

p.s.: se qualcuno vuole parlar bene di r.e.m., cranberries e skunk anansie, sappia che c’è una taglia su di lui.

Piccolo mostro adorabile.

luglio 15, 2010

 “Allora: tutto chiaro? Alice, tu stai lì sul materassino nell’acqua. E dormi. Dormi. Dopo un po’ arriva il cattivo, ti salta addosso.  Tu lotti con lui. Qualche manata, qualche calcio. Ma non da far male, perchè il cattivo è Francesco, non puoi arrivargli nei coglioni subito,no? Poi arriva Matteo, che salta addosso al cattivo, cioè Francesco.. Lottano. Alice si stacca e va a a riva, cioè a bordo piscina. La lotta tra Matteo e Francesco, va avanti. Matteo prende le botte,sta per essere affogato da Francesco. Improvvisamente arriva questo motoscafo qua, cioè questo altro materassino, con i due guardacoste,cioè Marco e Ale. Loro arrivano e saltano addosso a Francesco. Ma non gli date le botte forte, che sennò a Francesco gli fate male. E no sempre nei coglioni, ve l’ho detto. Capito? Poi recuperate Matteo,che intanto è mezzo svenuto, lo fate salire sul materassino e finisce la scena. Francesco resta lì che fa il morto.”

 “Sì, ho capito che tanto m’arriva un calcio nei coglioni sempre a me….”

 “Francesco,caro mio,se vuoi star nel film, oggi devi far il cattivo che muore. Hai sentito,gliel’ho detto: niente calci nei coglioni.Allora,siam pronti? (rivolto all’operatore, che tiene in mano una piccola videocamera digitale:)Sei pronto, Ste’?”

 “Sì. Pronto.”

 “Oh. Avanti. Ciak,si gira!….. Alice, cazzo fai? Parli? Te mentre dormi,parli? “

 “Ma è Marco che mi fa le domande…..”

 “Marco,cazzo! Devi star fuori scena, te sei il guardacoste. Arrivi dopo. Cosa parli?”

 “Cosa t’incazzi…. chiedevo se stava comoda…..”

 “M’incazzo sì. E’ un’ora che siam qui. La facciamo o no,’sta scena? Lo vuoi o no, il filmino da mettere su youtube? Sembra che interessi solo a me…. sei te che vuoi il filmino che salvate l’Alice….In mare non si può fare, che è mosso,c’è il vento…. un casino…..fortuna che c’è ‘sta piscina….Daccapo. Sei pronto,Ste’?”

 “Sì. Pronto.”

 “Oooohh….diobono. Forza……. Tutti pronti. CIAK…si gira!…… ( pianissimo,rivolto all’operatore)…..stringi su di lei, va’….. vai con il cattivo……..FRANCESCO! DOVE CAZZO SEI….IL CATTIVO……oooh…. finalmente…….dài, saltale addosso……. lottate….. senza calci nei coglioni, Alice……. ooohhh…. veh, viene anche bene, ‘sta lotta……(sbircia il monitor della digitale)….allarga un po’, Ste’……… dài…. vai, Matteo…..MATTEO….MATTEO….CAZZO FAI…..DEVI ENTRAREEE…..COSA BEVI LA COCACOLA E MANDI I MESSAGGINI……DIOSANTO….. FERMA TUTTO, STE, FERMA TUTTO!!!”

 Adesso si incazza di brutto.

“Diosanto. Fortuna che almeno abbiamo un po’ di lotta. Un’ora per avere un po’ di lotta di ‘sti due pirla. Matteo, io t’ammazzo. Devi entrare in scena quando te lo dico. Ti metti a bere la cocacola. Fai anche i rutti……Con quel cazzo di telefonino che mi fa interferenza con la videocamera……Io t’ammazzo….“

 “Ho sete. E’ caldo….”

 “E te aspetti. Cosa credi…qua abbiam sete tutti. Vabbè: ‘Ste, riprendiamo da questa lotta. Stacchiamo in qualche modo, dopo vediamo con il computer,va’…… magari copriamo i miei moccoli e anche i rutti di ‘sto cretino, con la musica……. Adesso però pausa. Dieci minuti. DIECI MINUTI FERMI TUTTI. NON ANDATE VIA. ANZI, MATTEO: VA A PRENDERE TUA CUGINA AL BAR, CHE LA SCENA DOPO FACCIAMO IL BACIO CON MARCO……. NO, MARCO, TU OGGI BACI LA CUGINA DI MATTEO, NON L’ALICE. COSA PROTESTI, ABBIAM TROVATO UNA CHE TI BACIA SENZA FAR STORIE, VEDI DI STAR ZITTO… “

 E’ sfinito. Si consulta con Ste’, il suo operatore.

“Tuo babbo ci lascia la videocamera anche domani? Perchè hai visto,qua oggi combiniamo poco….. con ‘sti cretini….. che magari ci fosse la Jessica, ma è andata in vacanza in Sardegna…… cazzo,la Jessica…. quella se le dici dormi lei dorme, se le dici bacia lei bacia, mica come questi qui…….vabbè…. c’è rimasta dell’acqua?”

 Si alza per guardare nello zainetto.Il tutto si svolge nella piscina di un albergo, vicino a dove hai parcheggiato l’auto. Gli attori, l’operatore, avranno non più di undici anni. Anche il regista. Beato suo padre. Glielo invidi, un figlio così.

 State bene.

Ghino La Ganga