Carolina detta Carol.
settembre 25, 2015
Tante circostanze le impedirono d’ottenere maggior fortuna: quando le conferirono il Leone d’Oro alla Biennale del 2003, alla tenera età di 85 anni, accolse il premio dichiarando d’aver fatto per troppo tempo una vita miserabile. Non riuscivano a classificarla in una corrente, sicché la inserirono prima tra gli esponenti dell’arte concreta, poi dell’informale, poi dell’arte povera. Probabilmente ciò dipese dal fatto che cercava di raffigurare corpi umani secondo l’emozione del momento, usando tela, colori e materiali vari come strumenti di uno sfogo erotico tanto lucido quanto privo di mediazioni. Creava e dipingeva così come dialogava: brutalmente diretta, riscuoteva più simpatia e complicità dai colleghi uomini che amicizia e solidarietà dalle colleghe donne. Peccato non averci mai potuto parlare. Addio, artista di carattere.
(State bene. Ghino La Ganga)