Nè con la Tav, nè con De Luca.
ottobre 20, 2015
Alla fine ha prevalso la coerenza: in un paese nel quale chi commette un reato non ritiene mai giusto essere condannato, perché prendersela con chi lo incita a commetterlo? Se poi si tratta di un celebre scrittore e traduttore, noto per avere affermato che era inutile condannare le Brigate Rosse – in nome di un non meglio chiarito desiderio di oblio storico – la decisione del Tribunale appare del tutto congrua. Ma sì: va bene così. E’ stata emessa una sentenza adeguata. In fondo, questo paese assomiglia sempre di più a cosa desidera essere. Mi correggo: a cosa desidera da molto tempo essere. Ma non chiediamoci a cosa: l’abbiamo già scordato.
State bene.
Ghino La Ganga