Cinque minuti.

gennaio 30, 2015

Maurizio Arcieri  (1942- 2015)

Maurizio Arcieri (1942- 2015)

Ne sarebbero bastati forse meno per aver successo, se quest’uomo di rara complessità avesse deciso di farsi guidare non dai propri fantasmi, ma da quell’eccellente intuito che aveva portato lui –  cantante melodico transitato per musicarelli e fotoromanzi – e la sodale Christina Moser ad azzeccare già nel 1979  suoni, arrangiamenti e look che pochi anni dopo avrebbero reso grande un duo come gli Eurythmics. Maurizio e Christina eran difatti fuggiti da Milano a Londra in anticipo su tutto e tutti, e forse troppo presto  eran da là tornati. Fossero rimasti sul Tamigi  fino a quando dovevano e potevano, li avremmo visti come Krisma scalar classifiche a Top of The Pops assieme a Human League e  Soft Cell, e non  riempir buchi a Discoring tra  Christian e Tiziana Rivale. Tra i pochissimi italiani a comporre buon elettropop internazionale, i due furon spinti televisivamente dal solo Massarini nel notturno Mister Fantasy: mai riuscirono ad esportare quanto meritavano. E pensare che cantavano in inglese: osarono videoclip nell’Oceano Indiano quando ancora i Duran Duran facevan risse nei peggiori pub dell’East End. Che peccato: un anno fa li vidi ed udii in concerto  al Velvet di Rimini, e fu un’esperienza così triste che non metto neppure il link al post che scrissi. Addio, Maurizio. Condoglianze, Christina: abbi cura di Te, che sola resti. Eravate davvero forti, quando volevate esserlo.

State bene.

Ghino La Ganga

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